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22 - PALAZZO DAVANZATI

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Cominciamo con una curiosità, Il Madornale.

Questa era la stanza più grande di un palazzo di una famiglia benestante dove in genere soggiornava la padrona di casa insieme a quelle che oggi potremmo chiamare coadiuvanti. Il nome deriva appunto da "madonna", dal latino "mea domina", la "miasignora. In segiuto e con il passare del tempo, Madonna, con la M maiuscola diventa appellativo di Maria la madre di Gesù ma è dalla dimensione del salone del madornale che oggi si associa l'aggettivo ad un "grosso errore" o ad un "cosa enorme ed in genere sbagliata. "Ho fatto un errore madornale", "è un abbaglio madornale", proprio per via delle dimensioni di quel salone che comunque aveva dimensioni letteralmente spropositate. Nel corso del tempo fu anche dedicato all'accoglienza degli ospiti e delle famiglie "amiche" perché l'unico nella casa, in grado di accogliere un certo quantitativo di persone.

Il Palazzo o Palagio (dei) Davanzati, venne costruito intorno alla metà del XIV secolo ma da un'altra famiglia, quella dei Davizzi mercanti della corporazione della "Calimala". Nel 1516 passò di mano e divenne proprietà della famiglia Bartolini ed ancora nello stesso secolo, alla famiglia Davanzati che apportò alcune modifiche al palazzo e pose lo stemma di famiglia sulla facciata. I Davanzati modificarono l'ultimo piano togliendo l'originaria merlatura apponendovi la grande terrazza a loggia denominata Altana. Il Palazzo rimase proprietà della famiglia Davanzati fino al 1838 quando, con il suicidio di Carlo, si estinse il ramo maschile della famiglia e gli ambienti furono divisi in quartieri e subirono varie alterazioni. L'alterazione più importante per fortuna non coinvolse il palazzo. Nel 1904 fu una di quelle abitazioni che scampò alle demolizioni di Firenze Capitale e venne acquistato dall'antiquario Elia Volpi che dopo averlo restaurato seguendo il progetto originario, lo arredò con l'intenzione di mostrare a tutti una casa della Firenze antica. Nel 1916 però l'intero corredo arredativo fu venduto all'asta a New York e il volpi nel 1920 lo riarredò nuovamente. D'altra parte il Signor Volpi era un mercante e di nuovo nel 1924 rivendette tutto l'arredamento a due Fratelli, Vitale e Leopoldo Benqujat originari di Alessandria d'Egitto. Non è finita. Nel 1934 il terzo arredo fu di nuovo disperso in un'asta pubblica. Nel 1951 intervenne lo Stato Italiano che acquistando l'immobile lo rese disponibile al pubblico nel 1956.

Indirizzo:

Via di Porta Rossa 13, 50122 Firenze.

tel. 055 2388610

Apertura: Da lunedì a domenica, ore 8:15-13:50

Via Porta Rossa, 13

Al secondo piano l'accesso è organizzato a gruppi, su richiesta e con appuntamento, alle ore 10:00, 11:00, 12:00 del mattino nei giorni di regolare apertura del museo.
Sino a completamento dei lavori di allestimento le visite non potranno essere sempre garantite. (da Polo museale Fiorentino).

Chiusura: Il museo è chiuso nella seconda e quarta domenica del mese e nel primo, terzo, quinto lunedì del mese, Capodanno, 1° maggio, Natale.

 

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Davanzati palace, pappagalli room