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26 - CHIESA, PIAZZA E PONTE DI SANTA TRINITA
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Santa Trinita

Pensiero

Il ponte, la piazza e la chiesa di Santa Trinita insieme a via Tornabuoni, fino a qualche anno fa era il cuore ed il salotto buono di Firenze. Adesso è quasi e solo una bellissima strada ma morta e per la superficialità in cui è gestita una città. In questo angolo di "Paradiso" vi è una complessità di monumenti e palazzi in cui un tempo si respirava la Fiorentinità, la storia e la cultura viva e pulsante di ogni cittadino e visitatore.Se non fosse per qualche negozio di grido sarebbe uno sfacelo totale. Tutti vanno su ponte Santa Trinita, nessuno o quasi entra nella basilica. Qualcuno si alza in alto a vedere la statua dell'equità ma non si sa chi ce l'ha messa. Firenze fino a qualche anno fa era la città dei fiori, ad ogni balcone qualcosa di fiorito, le aiole ed i giardini tenuti a puntiglio, d'altro canto qua sono nati i giardini all'italiana, insieme all'arte non solo fa accoglienza ma crea anche piacere nel camminare mentre lo sguardo incontra i dettagli.

 

Storia del Ponte

Come dicevo prima Piazza Santa Trinita e la basilica ed il ponte, sono il cuore di firenze, bellezza e storia si fondono in un'armonia che danno al cuore ed all'anima un significato diverso. Firenze è una delle poche città dove ad ogni passo ti domandi: "ma come è possibile tanta bellezza"? Il primo ponte omonimo fu costruito nel 1252 con un lascito della Famiglia Frescobaldi ma ebbe vita breve.

Durante uno spettacolo sul fiume il peso della calca ti persone accorse per vederlo lo fece crollare. Firenze aveva bisogno di quel ponte e fu ricostruito in pietra ma una delle ricorrenti alluvioni del fiume, se lo portò via nel 1333. Nel 1557 eravamo d'accapo, altra alluvione ed il ponte di nuovo tutto in Arno e si dovette cambiare criterio costruttivo ma soprattutto affidarsi a persone capaci anche perché quel ponte avrebbe dovuto svolgere compiti di rappresentanza. Da Porta Romana si arriva infatti al ponte e da questo al centro cittadino. Tanto per capirsi, "le persone capaci" furono due: il Bartolomeo Ammannati ed il Buonarroti. Il primo fece materialmente il progetto, il secondo gli suggerì molto probabilmente un'evoluzione delle linee di corda già usate nella costruzione delle Cappelle dei Principi. Il ponte si appoggia su dei pilastri appuntiti che evitano sapientemente che i tronchi portati dalle alluvioni si ammassino e ne provochino il crollo.

L'eleganza delle corde danno al ponte una linea leggera ed inusuale per un ponte di pietra. Infine nel 1608, in occasione delle nozze di Cosimo II de' Medici, furono collocate quattro statue agli angoli del ponte che rappresentano le quattro stagioni. L'estate e l'autunno sono di Giovanni Caccini, mentre la primavera e l'inverno del Francavilla. Durante la seconda guerra mondiale, al Passaggio del fronte dalla città tutti i ponti meno uno (il ponte vecchio) furono fatti brillare dalle truppe germaniche. Per farlo crollare dovettero minarlo ben tre volte esaurendo ogni scorta d'esplosivo presente in città. Di seguito, dato che il calcolo della corda degli archi non era ancora stato capito, fu ricostruito in armatura e rivestito nuovamente secondo l'aspetto originario. Chi non ne conosce la storia non ne vede certamente la differenza.

Piazza Santa Trinita - La colonna della giustizia.

Appena si arriva alla piazza, salta subito agli occhi un'altissima colonna con sopra una statua. Questa è la colonna proveniente dalle terme di Caracalla e donata a Firenze da Papa Pio IV (un Medici) su cui fu posta nel 1581 la statua della giustizia.

Piazza Santa Trinita - La basilica

La basilica di Santa Trinita (si, a Firenze si scrive e si legge senza accento finale), è una delle più antiche ed importanti di Firenze anche se non maestose come tante successive altre. La costruzione risale all' XI secolo da parte dei Monaci Vallombrosani fuori dalla cinta muraria dell'epoca. Ci rimase poco e nel 1172-75 venne inclusa anche lei all'interno della città. La basilica è in stile romanico, sobrio ed austero come l'ordine fondatore. Il pavimento originale era a mosaico e riportava disegni di animali mitici e fantastici. Venne ricostruita intorno alla metà dell 1200 e fu la prima chiesa gotica della città. E' divisa in tre navate, separate da colonne sottili quadrangolari. Il campanile non è esterno masi appoggia ad un muro portante e per accedervi bisogna prima salire sul tetto e poi salire ripide scale.

Due cappelle importanti all'interno, la Strozzi e la Sassetti che sono da vedere. Vi si possono ammirare affreschi del Ghirlandaio, del Fabriano, del Passignano, di Spinello Aretino, del Baldovinetti, del Bicci di Lorenzo e ancora di Giovanni da Ponte e di Maso da San Friano. Inoltre vi sono opere del Sangallo e del Lamberti (le tombe scolpite), una ceramica policroma del Della Robbia. Alcune opere importanti come la maestà di Cimabue sono state spostate (Uffizi o altre al San Marco).

 

Corda del ponte di Santa Trinita
 
 
 
Piazza Santa Trinita, La colonna della giustizia
Credits Collegamento Immagine Autore: joepyrek Licenza: CC BY-SA 2.0

 
Chiesa di Santa Trinita, Firenze
Credits Collegamento Immagine Autore: Justin Ennis Licenza: CC BY 2.0
 
 
 
 
 

Piazza Santa Trinita - Palazzi.

Palazzo Spini Feroni
Palazzo Salimbeni
Palazzo Buondelmonti
Credits Di Nessun autore leggibile. Sailko presunto (secondo quanto affermano i diritti d'autore).
Presunta opera propria, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1062171
Vi sono diversi palazzi di pregevole fattura intorno a piazza S. Trinità. Il primo che salta agli occhi passando il ponte da porta Romana è il palazzo Spini Feroni iniziato a costruire nel 1289.  Imponente, merlato e tutto a pietra forte è davvero splendido. Il Palazzo Salimbeni, del 1520 che fu il primo palazzo in stile manieristico di Firenze. Sulle prime fu criticato aspramente poi frutto di ispirazione per tanti artisti dell'epoca. Il Palazzo Buondelmonti, una delle più potenti in assoluto delle famiglie fiorentine. A dire il vero nel '500 il loro potere era ridotto rispetto ad alcuni secoli addietro quando dominavano l'Impruneta (omonima piazza e castello) ed ingaggiavano feroci guerre con Siena. La facciata del Palazzo acquistato dai "Cambi" risale al '500

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