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6 - BASILICA DI SANTO SPIRITO

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Santo Spirito è una delle principali basiliche della città di Firenze, situata nell'omonima piazza nel quartiere di Oltrarno. Venne costruita sui resti dell'antico convento Agostiniano distrutto da un incendio nel 1471. Dopo una lunga progettazione fu iniziata da Filippo Brunelleschi nel 1444, come basilica a tre navate attigua al monastero, e fu l'ultima grande opera del maestro. Dopo la sua scomparsa avvenuta nel 1446, il cantiere passò alle mani di tre seguaci, Antonio Manetti, Giovanni da Gaiole e Salvi d'Andrea, l'ultimo dei quali realizzò anche la cupola dal 1479 al 1481, sempre su progetto del Brunelleschi.La basilica, nella parte esterna non rispecchia però l'idea del maestro che prevedeva prima di tutto una grande facciata a quattro porte per impedire la visione assiale della chiesa proprio dall'ingresso. La posizione della medesima incastrata in un angolo della piazza, piuttosto che al centro come tante altre basiliche e chiese l'aveva spinto ad osare. Le absidiole laterali come ben si vede erano inizialmente semicircolari per rompere la visione lineare della chiesa. Anche la navata centrale ed il transetto furono anch'essi modificati coprendoli con un controsoffitto invece che dell'originale volta a botte

La mano di Brunelleschi si rivela comunque nella sua più tipica classicità: le navate sono scandite da colonne in pietra con capitelli corinzi che sorreggono archi a tutto sesto dalle tipiche cornici grigie in pietra serena sullo sfondo di calce bianca. Rispetto alla Basilica di San Lorenzo l'interno in di Santo Spirito appare ancora più arioso ed elegante, grazie alla cupola ed al transetto più complesso che si innesta nei prolungamenti della navata. La luce entra dalle numerose finestre, mentre le cappelle laterali si susseguono senza sosta su tutto il perimetro della chiesa, girando anche dietro all'altare. Dati i suoi numerosi interventi di modifica progettuale, fu completata solo alla fine del XV secolo per poi subire ulteriori modifiche come l'aggiunta del baldacchino barocco di Giovanni Cacchini e Gherardo Silvani (1599-1608), edificato sopra l'altare maggiore. Bello? forse. Ma ha alterato in modo drastico tutte le armoniche proporzioni volute dal Brunelleschi inclusa la visione prospettica della navata centrale. La facciata interna invece fu realizzata da Salvi d'Andrea (1483-87) e conserva ancora la vetrata quattrocentesca con la Pentecoste realizzata su disegno del Perugino mentre le mura esterne vennero intonacate solo alla fine del XVIII secolo, quando venne intonacato. Il campanile è di Baccio d'Agnolo del 1503.

Gli altari laterali della navata 
"La chiesa possiede ben 38 altari laterali, decorati da un ricchissimo corredo di tesori e opere d'arte. Le cappelle Corbinelli vantano un altare del Sacramento di Andrea Sansovino (1492), la Madonna in trono e santi di Cosimo Rosselli, la Santissima Trinità fra la Maddalena e Santa Caterina d'Alessandria e la Madonna in trono e santi di Donnino e Agnolo del Mazziere. Le nuove esigenze di una pittura devozionale, semplice e chiara, portarono nel XVI secolo a nuove commissioni pittoriche per le pale di alcuni di questi altari: risalgono a quest'epoca i tre quadri di Pier Francesco Foschi (Resurrezione del 1537, Trasfigurazione del 1545 e la Disputa dell'Immacolata Concezione del 1546)."

Il transetto 
Nelle cappelle del transetto sono accolti interessanti dipinti quattrocenteschi, fra i quali la Madonna con Bambino e San Giovannino, San Martino e Santa Caterina martire di Filippino Lippi, dipinta nel 1493 per la Cappella Nerli, ove sono raffigurati anche gli stessi committenti. La Cappella De Rossi di Bernardo Buontalenti ed è decorata da marmi e sculture. Dietro all'altare maggiore sono disposti altri altari, fra i quali spiccano ben due tele di Alessandro Allori (I diecimila martiri di Ararat e Il Cristo e l'adultera). Nella parte destra spiccano delle tele dell'inizio del 500 (manierismo), come la "Santa Monica e le suore Agostiniane" di Francesco Botticini (Cappella Bini-Capponi) e la "Madonna ed i santi" di Raffaellino del Garbo e ancora la "Madonna del Calvario" del Ceraiolo.

Curiosità
In un'altra cappella è visibile un coretto settecentesco grazie al quale i Marchesi Frescobaldi potevano partecipare alla liturgia dal loro palazzo privato attiguo alla chiesa senza farsi vedere dal popolo.

La sacrestia 
In fondo al lato sinistro si accede al vestibolo, che conserva un pregevole soffitto a cassettoni realizzato da Andrea Sansovino nel 1491. La sacrestia adiacente al vestibolo è stata iniziata da Giuliano da Sangallo nel 1489 a pianta ottagonale. venne portata a termione da Antonio del Pollaiolo detto il "Cronaca". Conserva il dipinto devozionale di Alessandro Allori , "San Fiacre" che risana gli infermi (1596), un santo francese collegabile alla committenza di Cristina di Lorena, consorte di Ferdinando I de' Medici. Qui si trova anche il Crocifisso, opera giovanile di Michelangelo.

Curiosità
Michelangelo fu ospitato nel convento di Santo Spirito nel 1492 a 17 anni, dove, con la complicità del priore, ebbe la possibilità di scorticare i cadaveri proveniente dall'ospedale del convento per studiarne l'anatomia: proprio grazie a questa esperienza che Michelangelo diventò insuperabile nel rappresentare il corpo umano in ogni suo più piccolo dettaglio.

 

INDIRIZZO
Piazza S. Spirito tel. 055 21.00.30

 Orario culto 09:00-10:30 12:00-17:30 (inv.)

 18:00 (est.)

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Santo Spirito Oggi

Santo Spirto, Interno navata centrale

Santo Spirito Navata Destra